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Corso di cucina super sprint!

Cari tutti, non ci sentiamo da qualche secolo. In questi mesi ho conseguito la seconda laurea, lavorato a numerosi corsi di cucina, conosciuto decine di persone ansiose di intraprendere un nuovo stile di vita, raccontato a centinaia di bambini le mie storie preferite sulle piante, iniziato una dozzina di nuovi progetti e risposto a meno mail del dovuto. Risolveremo tutto, abbiate pazienza. Se vi manco, cercatemi sui social, lì mi trovate.

Ora che i corsi sono quasi finiti, non vorrete perdervi proprio l’ultimo? Questo, per me, ha un valore speciale: sarà domenica 27 maggio, giorno conclusivo della Settimana Veg. Di cosa sto parlando? Vi mando seduta stante a fare i compiti, ossia a iscrivervi sul sito, scaricare il ricettario gratuito fatto dalle sante manine della vostra procrastinatrice preferita, e provare a mangiare vegan per sette giorni.

Vi racconterò una storia. Giugno 2009, una giovanissima Betti decideva di provare a fare un mese senza mangiare derivati animali, per sfidare una dipendenza dal formaggio e capire meglio la motivazione di numerosi amici già vegan. Il devastante impatto ambientale dell’alimentazione occidentale era il mio motore di partenza (nonostante la carne non sia mai stata la mia passione), e ricordo come se fosse ieri la sensazione di stupore misto a benessere che provavo dopo ogni pasto. Avevo scelto di iniziare a giugno perché mi piace vincere facile, tra pesche, albicocche e melanzane, chi mai si sarebbe accorto della mancanza della scamorza? Non io, giuro.

Quando avevo solo una mannaia – giugno 2009

Sono passati nove anni da allora, e oggi sono onorata dal poter accompagnare qualcuno in questo passaggio. La settimana veg serve a questo, a mettersi in discussione, a tentare ma lasciando stare i pregiudizi: io ho tirato fuori dal cappello le mie ricette preferite, alcune delle quali mi seguono davvero da una vita (leggi: la pasta porri e olive), voi metteteci la presa bene.

Alla fine di tutto ciò, non posso far altro che invitarvi al corso di domenica. Vorrei vedere la saletta piena, non per me, ma per Essere Animali! Con tutta l’informazione che fanno, questo è un modo molto goloso per sostenere le loro iniziative. L’appuntamento è dalle 15 alle 18 in zona Porta Genova, a Milano.

Ho scelto di proporre delle ricette facili e veloci: in primis, io non sono una chef, lo sapete, sono una che si diverte a cucinare, le riesce bene, ha studiato tanto le proprietà dei cibi, ma come tutti io non ho tempo e se per fare una preparazione mi servono due ore, bene, lascio perdere. Ecco quello che prepareremo:

  • mock tuna con aquafaba su piadina fatta al momento
  • pancakes di piselli con tzaziki
  • polpettine di lenticchie e avena
  • insalatina con granola alle erbe aromatiche e dressing al sesamo
  • coppetta di crema con vaniglia e curcuma
  • tartufini di cioccolato profumati

Il costo è di 35 € (dispensa inclusa) e il ricavato andrà a sostegno dei progetti di Essere Animali! E non pensate di andar via a bocca asciutta, a fine giornata vi verrà offerto un aperitivo per assaggiare tutte le preparazioni.

Per info e prenotazioni, scrivete a milano@essereanimali.org <3

 

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LIBERI VIAGGI

Piccola premessa per chi non c’era: il 15 dicembre a Milano si è svolta la quarta edizione di Liber, il salone del libro autoprodotto e dell’editoria creativa. È un momento speciale e bellissimo, in particolar modo nella cornice del Van-Ghè: muri colorati, scenografie teatrali, luci soffuse, il Bello (quello vero) ad ogni angolo. Ti senti magico anche solo a curiosare tra i banchetti. Immaginatevi a stare dietro il banchetto! O addirittura in cucina! Ecco, io ero lì: un angolo da romanzo. Sopra di me il soppalco con i musicisti che hanno dipinto il pomeriggio. Dietro di me una tenda nera e le parole delle persone, parole scritte (tantissime) e parole raccontate, grande confusione ma elegante. Bello. Bello vero.

Avevo il nobile compito di sfamare gli ospiti, e ho pensato a un viaggio. Era quasi natale, dopotutto, e una vacanza ce la si poteva anche concedere.

Ho deciso di partire con dei voli low-cost, delle mete vicine un po’ per togliersi lo sfizio e un po’ per provare a vedere com’è questa Parigi, questa Berlino, tu che dici, partiamo?

Ma quelli erano spuntini, la fame di viaggiare ti rimane e visto che siamo qui per sognare allora andiamo intorno al mondo, andiamoci tutti insieme e banchettiamo per festeggiare! Facciamo scalo a Pechino, tocchiamo l’India, l’Egitto e il Messico, prima di tornare al Van-ghè e ascoltare canzoni di De Andrè.

È stato bello, ma tanto. Ho fatto tutto da sola in cucina, ed ero particolarmente fiera di me per aver giocato bene con gli spazi, a volte risicati e a volte infiniti, del mondo dietro la tenda nera. Fuori, amici vecchi e nuovi mi aiutavano a fare biglietti aerei, un cartellone indicava le mete, e il resto è solo un pezzo di cuore che è rimasto sul tavolo.

Volevo fare un ricettario da vendere al banchetto ma non ho fatto in tempo, volevo farlo per Natale ma non ho fatto in tempo, volevo farlo per capodanno ma non ho fatto in tempo.

Ora è qui: ve lo regala la befana. Non sono molto brava a gestire il tempo, ma prendetemi così e vi prometto che presto migliorerò.

Con l’augurio di un nuovo anno bello, ricco di emozioni e di piatti cucinati con amore, vi lascio per un paio di mesi: devo studiare tanto, tantissimo, e anche solo il pensiero di dover aggiornare il blog mi toglie concentrazione. Avete un po’ di ricette, qui, da provare: spero che non vi annoierete ma, sarò sincera, spero che sentirete la mia mancanza.

Ci vediamo a marzo, nel frattempo: BUON VIAGGIO!

Liberi Viaggi (ricettario da scaricare)

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vedi vegan e poi muori

Un cupcake infilzato.

Era settembre di un paio d’anni fa, eravamo sul delta del Po, stavamo facendo un workshop di serigrafia, ed è uscito questo.

Mi ha fatto compagnia sulla maglia del pigiama, è stato tante cose in potenza (e non è detto che diventino realtà, nel mondo dei pigri di cui sono la regina), è il logo che non è un logo. Ma gli voglio tanto bene.

E poi è diventato un micro-ricettario di dolcetti, tutti quelli che avevo preparato per una domenica pomeriggio in un bellissimo circolo Arci dietro piazza Duomo a Brescia.

Quindi: presto diventerà qualcos’altro, questo piccolo cupcake sofferente. Nel frattempo vedi vegan e poi muori, cioè scaricate ‘sto ricettario e godetene.