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vellutata fuxia un po’ orientale

inauguriamo così la categoria minipimer! Chi mi segue anche su facebook sa che la saga robotica a doppia lama prosegue da un po’: prima il corso all’arci misskappa di udine (qui un resoconto), poi la fanzine al libersalone (liber che? leggete qua). Ora arriva il momento in cui lo preferisco: la sera quando fa freddo.

Quindi: diamo libero sfogo a creme veloci, lente, leggere, pesanti, viola, marroni. Datemi spunti nuovi, condividete le vostre foto con me. E soprattutto: fatene in abbondanza la sera, che il giorno dopo, nel thermos, è una schiscetta perfetta (lunch box, pranzo al sacco, chiamatelo come vi pare ma chiamatelo e fatelo vostro!).

Per iniziare, una ricetta fatta con degli scheletri nell’armadio 😉

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Cosa serve (per 2):

  • un pacco di barbabietole cotte (400 g)
  • una tazza di fiocchi di riso* o di altri cereali
  • la scorza grattugiata di mezzo limone
  • una noce di zenzero fresco
  • 4 cucchiai di acidulato di umeboshi
  • un cucchiaino di wasabi
  • un cucchiaino di alghe wakame
  • succo di limone

*i fiocchi di riso sono un alimento per bambini, per lo più. io li avevo comprati per curiosità (avete presente la curiosità del cesto “offerte scadenza tutto al 50%”? ecco). li trovo perfetti per fare le vellutate perché si ammorbidiscono in acqua calda in un attimo e regalano consistenza e carboidrati, ma senza alterare il gusto o aggiungere pesantezza. top!

Come si fa:

In una pentola riunite le barbabietole a pezzetti, i fiocchi di riso, la scorza di limone, lo zenzero grattugiato (con una grattugia di vetro tipo quella per le mele esce benissimo e si raccoglie anche il succo!) e 4-5 tazze di acqua (in modo da coprire tutti gli ingredienti). Portate a bollore.

Nel frattempo ammorbidite in acqua le alghe (se usate acqua fredda: 15 minuti, se usate acqua calda: 5 minuti) e poi scolatele. Tagliatele a striscioline sottili e conditele con il succo di mezzo limone.

Dopo 10-15 minuti di cottura, togliete la vostra “zuppa-express” dal fuoco e frullatela direttamente nella pentola, unendo l’acidulato di umeboshi e il wasabi. Io non ho aggiunto sale.

Servite con al centro un pochino di alghe.

Accompagnatela con un tè verde (acqua a 80°C massimo, sennò diventa amaro) e gioitene!

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piccoli plum cake con carote, cocco e ananas

gradirei un minuto di silenzio, per assaporare il momento: ho riacceso il forno.

NON SOLO! Ho anche fatto pace con lo stampo da mini plum cake, dopo innumerevoli anni. Avete presente i fallimenti, quelli su tutta la linea, in cui l’impasto passa da crudo a gomma? Ecco, così avevo battezzato questo simpatico stampo (trovato alla LIDL nelle loro settimane cuciniere!) e l’avevo anche facilmente abbandonato (come se la colpa della non-cottura fosse stata sua!) immediatamente dopo.

Ovviamente, se cerchi di programmare un incontro pacificatore, non ci saranno mai tutti i presupposti necessari perché questo avvenga. Le cose devono succedere.

Succedevano quindi le seguenti cose, mercoledì sera:

  • giacevano in frigo delle carote grattugiate per pranzo
  • non c’era niente di niente per fare colazione il giorno dopo
  • non avevo poi tanta voglia di rimettermi subito a studiare

Ho preso tre ricette diverse, le ho unite cercando di sopperire alla carenza di x ingredienti con altri x ingredienti, e ho scelto lo stampo incriminato. Perché meno per meno fa più, e sia lo stampo che la ricetta, sulla carta, erano decisamente meno.

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Cosa serve (per 6 plumcake da 130 g l’uno):

  • 2 tazze di farina
  • 2 cucchiaini di lievito per dolci o cremortartaro
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 1 cucchiaino di cannella
  • 1/2 cucchiaino di sale
  • 1 tazza di carote grattugiate
  • 1/2 tazza di cocco in scaglie
  • 1/2 tazza di ananas sbriciolato con le mani
  • 1 tazza di latte di riso
  • 3 cucchiai di egg replacer (in alternativa 1 banana schiacciata e 1 cucchiaio di maizena)
  • 2 cucchiai di olio di cocco (o girasole)
  • 1/2 tazza di zucchero di canna
  • 1 cucchiaino di vaniglia

Come si fa:

Preriscaldate il forno a 190°.

Preparate tre ciotole. Nella prima radunate e mescolate gli ingredienti dalla farina al sale, nella seconda carote, cocco e ananas, nella terza gli ingredienti dal latte di riso alla vaniglia (mettete prima la polvere -egg replacer o maizena- e poi stemperate col latte senza fare grumi. aggiungete il resto e sbattete bene con la frusta).

Versate il mix di farina-lievito-etc sul mix di olio-latte-etc e mescolate bene con un cucchiaio di legno. Aggiungete il mix di frutta e carote e amalgamate con cura.

Ritagliate nella carta da forno delle strisce necessarie per coprire almeno il fondo e i lati corti degli stampini. Dividete l’impasto nei sei buchi foderati, spolverate con zucchero di canna e infornate per 25-30 minuti (prova stecchino!).

Servite con frutta fresca e sciroppo d’acero (vizio!!).

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Polpette di melanzane al sugo!

Perchè arrivare a ventisei anni senza aver mai fatto le polpette di melanzane? Non me ne capacito.
Sono semplicemente perfette!!

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Cosa serve:

  • 600 g di melanzane a cubetti
  • 2 foglie di alloro
  • 2 fette di pane morbido o pancarré
  • 1 bicchiere di pangrattato
  • 1 manciata di basilico
  • 1 spicchio d’aglio tritato
  • sale, pepe, olio per friggere
  • sugo di pomodoro

Come si fa:
Buttate le melanzane in acqua bollente leggermente salata e con le foglie d’alloro. Cuocete per dieci minuti, scolate e mettete un po’ di sale sulle melanzane, lasciandole nello scolapasta per un’ora.
Poi strizzatele e mettetele in una ciotola, unite il pancarrè a pezzettini, le foglie di basilico spezzate con le mani, l’aglio, sale, pepe e pangrattato quanto basta per ottenere un impasto sodo (io ne ho usati 5 pugnetti).
Fate delle palline (9 per me) e passatele nel pangrattato. Friggetele in olio bollente e ripassatele nel sugo di pomodoro.
Presto che le melanzane tra poco ci salutano!
Buona domenica gente!

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Carpaccio in vacanza

L’alta montagna per i vegani non è difficile come sembra. Patate e pasta in ogni dove vengono in soccorso, e a casa parte il momento gourmet.
Carpaccio di avocado e porcini
Avocado, porcini freschissimi, olio, sale, pepe, semini tostati e pane nero. Se vi piace, aggiungete qualche goccia di succo di limone.

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E ora una microgalleria di cibo vacanziero.

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Gentilissimi all’aglsbodenalm a masseria/maiern: spaghetti aglioeolio e patate arrosto con erba cipollina.

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La pasta che mi ha preparato mio papà: funghi e farfalle.

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Panino avocado pomodori tofu e wasabi per una gita al ladurns.

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E per finire le torte di compleanno che mi sono preparata per i miei 26 anni.
Buon vegagosto!

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alghe e alghe

c’è voglia di mare, da queste parti. Nel piatto, però 🙂 quindi, sempre per il magico mondo della dispensa da svuotare, ecco come nasce una cenetta un po’ chic, complici le alghe hijiki e le wakame. Straricche di sali minerali, soprattutto lo iodio che ci fa bene e non ci rende cretini (sapevatelo: http://it.wikipedia.org/wiki/Cretinismo), vanno però mangiate massimo una volta alla settimana. Diciamo: mare prudente.
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Soba con hijiki, crema di fave al miso e tofu dorato

Cosa serve (per 2):

  • 150 g di soba (tagliolini giapponesi)
  • mezza melanzana piccola
  • mezza cipolla
  • un panetto di tofu
  • una manciatina di alghe hijiki
  • una noce di zenzero
  • una tazza di fave frullate
  • olio di girasole
  • salsa di soia
  • miso bianco

Come si fa:

Mescolate la purea di fave con un cucchiaino di miso bianco e acqua necessaria a rendere il composto cremoso. Riservatelo.

Tagliate la melanzana a spicchi sottili e cospargeteli di sale.

Ammollate le alghe in acqua fredda per 15 minuti, poi scolatele e fatele bollire per 15 minuti. Nel frattempo tagliate la cipolla a rondelle fini, tritate lo zenzero, tagliate il tofu a fettine.

Scaldate una padella tipo wok, aggiungete il tofu, rosolatelo uno/due minuti per lato, poi sfumatelo con 1 cucchiaio di olio di girasole e 2 cucchiai di salsa di soia. Giratelo e, quando il condimento è evaporato, toglietelo dal fuoco e mettetelo in un piatto. Riservatelo.

Mettete su l’acqua per i soba.

Nella stessa padella del tofu scaldate ora un giro d’olio con lo zenzero, poi aggiungete la cipolla e la melanzana sciacquata dal sale e saltate a fuoco alto. Aggiungete le alghe, se necessario sfumate con salsa di soia. Spegnete.

Quando l’acqua bolle gettate i soba, mescolate, dopo 3 minuti scolateli, ributtateli nella pentola e copriteli di acqua fredda per fermare la cottura. Scolateli di nuovo e saltateli con le verdure e le alghe.

Componete il piatto così: purea di miso a specchio, soba con le alghe, tofu saltato. Servite con bacchette giapponesi e del buon tè genmaicha.

Panzanella di alghe, sedano e mele

Cosa serve:

  • mezzo panino integrale raffermo
  • il cuore di un sedano
  • uno spicchio di mela
  • una manciatina di alghe wakame
  • acidulato di umeboshi
  • olio di sesamo tostato
  • succo di zenzero

Come si fa:

ammollare le alghe per dieci minuti in acqua fredda, poi scolarle e strizzarle. Nel frattempo tagliare tutto a dadini piccoli. In una ciotolina, riunire tutti gli ingredienti, condire con un’emulsione preparata con 1 cucchiaio di succo di zenzero, 2 cucchiai di olio di sesamo e 1 cucchiaio di acidulato di umeboshi. Far riposare per trenta minuti e servire.
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Linguine un po’ siciliane

Sono a casa dai miei. Non ho la mia cucina, non ho robot di alcun genere, c’è però qualche spezia e un supermercato vicino 🙂 la soluzione è un buon piatto di pasta! Le melanzane chiamano il prezzemolo e l’uvetta, il pistacchio era vicino di casa, a questo punto invitiamo anche la cannella e ciao.

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Cosa serve (per 4):

  • 500 g linguine
  • 1 melanzana grossa
  • 1 cipolla rossa
  • 1 manciata di uvette
  • 1 confezione di pistacchi (150 g)
  • cannella, alloro, peperoncino
  • prezzemolo fresco
  • olio buono

Come si fa:
Tagliate le melanzane a fette di un cm e poi a striscioline di due mm. Mettetele in una ciotola cosparse di sale e lasciatele riposare, con sopra un peso, per trenta minuti.
Nel frattempo lavate e tritate il prezzemolo, tagliate la cipolla a metà e poi a fettine sottili, sgusciate i pistacchi e tritateli, ammollate le uvette in acqua.

A parte rosolate la cipolla con olio e peperoncino, aggiungete le melanzane sciacquate e strizzate, salate e spolverate con cannella e alloro in polvere. Unite le uvette e rosolate, girando con un cucchiaio di legno, per dieci minuti. Cuocete le linguine al dente.
Scolate la pasta, saltatela con le melanzane, aggiungete prezzemolo tritato e pistacchi e servite.

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L’ABC: aperitivi, birrette e crostini

Caldo, voglia di accendere i fornelli non pervenuta (a giorni alterni). In questi casi mentre si raffreddano le birre conviene preparare due patè veloci per cena e schiaffare tutto in ciotoline monoporzione. Il divano farà il resto.

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Paté di cannellini alle erbe


Cosa serve:

  • una lattina di fagioli cannellini
  • erbe aromatiche secondo gusto e disponibilità: prezzemolo, maggiorana, erba cipollina
  • la parte verde di un cipollotto
  • lievito alimentare in scaglie
  • olio extravergine di oliva
  • sale

Come si fa:
Scolare i fagioli e frullarli con gli altri ingredienti. Servire con una zucchinetta cruda tagliata a rondelle.

Paté di pomodori secchi


Cosa serve:

  • una manciata di pomodori secchi
  • due cucchiai di mandorle tritate
  • due-tre cucchiai di yogurt o panna vegetale o latte di cocco
  • maggiorana fresca o salvia o aneto

Come si fa:
Ammollare i pomodori secchi in acqua calda per 10 minuti. Scolarli, tagliarli a pezzi e frullarli con gli altri ingredienti. Se necessario aggiungere un cucchiaino di olio extravergine di oliva.
Ottimo anche come sugo per la pasta, l’orzo (vedi foto), i panini: cambiate la frutta secca a piacere (io ho provato anacardi tostati e pistacchi, separatamente).

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insalata di riso e melone

cosa c’è di meglio di un riso freddo per inaugurare il mese di luglio? Ricordo di aver preparato questa ricetta per la prima volta molti anni fa, prevedeva la mozzarella, allora. L’avevo trovata su qualche rivista circolante per casa… e l’ho ripescata dal cassetto della memoria “cibi contro il caldo” l’altro giorno. Molto simpatica!

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Cosa serve (per due):

  • riso basmati 200 g
  • melone al netto degli scarti 300 g
  • tofu alle erbe 125 g
  • olive nere 3 cucchiai colmi
  • 4 foglie di insalata (lattuga ad esempio)
  • tre rametti di menta
  • olio, limone non trattato, sale, pepe

Come si fa:

cuocete il riso al dente in acqua bollente piuttosto salata. Nel frattempo tagliate il melone a dadini o a palline, le olive a pezzetti, le foglie d’insalata  a striscioline, il tofu a dadini. Riunite tutto in una terrina, condite con olio, sale, scorza di limone e un goccio di succo, unite la menta e mescolate. Scolate il riso, sciacquatelo sotto l’acqua fredda per qualche secondo, eliminate bene tutta l’acqua e versatelo sul condimento.

Servitelo con fettine di limone e pepe nero pestato al momento.

Effetto vacanza in cinque minuti!

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una pizza in dieci minuti

chi non ha mai mangiato la pizza fatta con la piadina alzi la mano!
Sul serio: ci si mette pochissimo, è perfetta per riciclare quelle piade un po’ vecchie che rimangono in frigo quei due giorni in più del dovuto e diventano di legno 😉 e -last but not least- è buona!

Nel mio caso, la cena superveloce si è composta con quello che avevo nel frigo, abbinato non proprio a caso: fagiolini, pomodori e basilico (un grande trio) e tofu alle erbe, fresco quanto basta! D’obbligo una birra ghiacciata e il divano.

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Cosa serve (per persona):

  • una piadina senza strutto (perfette e economiche quelle coop all’olio di oliva)
  • mezzo bicchiere di polpa di pomodoro
  • due pomodori secchi
  • 50 g di tofu
  • un piattino di fagiolini cotti dalla nonna (quanto mi vizia…!)
  • olio, basilico, sale

Come si fa:

Scaldate il forno a 180°.

Mescolate la polpa con olio, sale e basilico; tagliate i pomodori secchi a pezzetti e il tofu a fettine sottili.

Mettete la piada su un foglio di silicone o carta forno (non vi faccio sporcare nemmeno una teglia!), versate il pomodoro, condite con pomodori secchi, tofu e finite con i fagiolini. Infornate per 10-15 minuti (finché non sentite il profumo di pappa pronta), irrorate con un filo di olio crudo buono e spaparanzatevi sul divano.

Ovviamente potete farla anche in padella!

Che goduria!

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la parmigiana vegana (light)

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Incredibile ma vero, sono tornata! Rimangono pochi impegni, il più è fatto: appena avrò delle foto condividerò le mie esperienze 🙂 dico solo che cucinare per un matrimonio è stata la cosa che mi ha agitato di più negli ultimi dieci anni!
Ora sono a casa, con l’hard disk pieno di foto di piatti dei mesi scorsi che non ricordo assolutamente come ho fatto… quindi la missione di oggi è recuperare quanto più possibile dai cassetti della memoria e scriverlo, prima che sia troppo tardi.
Inizio con la parmigiana: uno dei miei cavalli di battaglia, senza dubbio. La propongo in due versioni: una con la besciamella al posto del formaggio (buona e veloce, adatta alle grandi quantità) e una con una fake-mozzarella, che rasenta la perfezione (modestia a parte, ma la mozzarella mica l’ho inventata io!).

Cosa serve:

  • due melanzane
  • un litro di polpa di pomodoro
  • due scalogni
  • uno spicchio d’aglio
  • due dosi della mozzarella di concita
  • basilico
  • olio buono
  • sale, zucchero di canna

Come si fa:

Tagliate le melanzane a fette spesse un cm, salatele e appoggiatele su un vassoio/tagliere. Fatele riposare almeno trenta minuti.

Nel frattempo preparate la mozzarella (non serve farla riposare sei ore, giuro). Tagliate quindi lo scalogno a fettine sottili, tritate l’aglio e soffriggete il tutto in un po’ di olio in una pentola di acciaio da fondo spesso (se fate il sugo, risulta più buono se “attacca” un po’ alle pareti). Aggiungete il pomodoro, il sale e una punta di zucchero di canna e cuocete scoperto per una ventina di minuti a fuoco vivace.

Mentre il sugo finisce di addensarsi, scaldate la “bistecchiera” di ghisa a fuoco altissimo. Quando è rovente abbassate un po’ la fiamma e poggiateci le fette di melanzane (4-6 alla volta, dipende dalla dimensione della griglia) e coprite immediatamente con un coperchio. Questo trucchetto fa sì che le melanzane cuociano in molto meno tempo e soprattutto che rimangano morbide e carnose. Non avendo un coperchio rettangolare, uso una teglia per coprire la padella che mi torna anche utile per appoggiare le melanzane già grigliate e tenerle calde! Dopo due minuti le giro e dopo altri due le tolgo… meravigliose!

Eccoci alla fine: abbiamo il sugo pronto (l’avete assaggiato? se è acido mettete lo zucchero, se manca di sale… vabbé avete capito), la mozzarella in un piatto a raffreddare, le verdure grigliate… ok, possiamo accendere il forno a 180°.

Prendete una teglia, versate un filo d’olio sul fondo e iniziate con le melanzane, poi il sugo, la mozzarella e il basilico. Ripetete l’operazione una seconda volta e poi infornate per una mezzoretta.

Servite con del pane buono (semini, cose così).

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Versione con besciamella

  • 70 ml di olio (evo o girasole)
  • 100 g di farina integrale o sostituti per la versione GF
  • 1 l di latte di soia non dolcificato (o 500 ml di latte e 500 ml di acqua o brodo)
  • sale, noce moscata

Il procedimento per fare la besciamella dovreste saperlo, in caso vi mando a ripassare qui! Per un gusto più mozzarelloso, usate solo 900 ml di latte e aggiungete 200 g di yogurt vegetale al naturale alla besciamella pronta.

Semplicemente, mettete la besciamella al posto della mozzarella. STOP 🙂 il resto rimane uguale.

ENJOY

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