quick & easy, raw, ricette, senza glutine, veggies

Insalata con barbabietole e carciofi

Se mi prendo la briga di pubblicare un’insalata, vuol dire che mi è piaciuta davvero. Questa è nata dal frigo, spontaneamente: ricette elettrodomestiche quando non hai voglia di cucinare. Beh, la prima volta che l’ho fatta, al secondo boccone c’è stato un divertente incrocio di sguardi e… “Oh ma che buona è??” e giù a ridere. Forse il litro di spritz ha condito l’insalatina meglio del previsto.
Comunque, è stata promossa a portata della cena per il compleanno di mio papà. Non aspettatevi duemila invitati e le tovaglie di broccato: ho solo fatto una sorpresa tornando a casa e mettendo in piedi un menu molto verde.
Le foto le ha scattate il neosessantenne stesso, insomma si è guadagnato la ricetta 🙂

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Cosa serve (per 3):

  • un piccolo cespo di lattuga romana
  • una manciata generosa di rucola
  • una barbabietola cotta (o cruda per la versione raw)
  • un carciofo
  • mezza mela fuji
  • una manciata di mandorle
  • due cucchiai di semi di lino
  • un cucchiaio di capperi (sciacquati bene se erano sotto sale)
  • due cucchiai di olio evo
  • due cucchiai di avocado (facoltativo)
  • il succo di mezzo limone

Come si fa:
Lavate le insalate e asciugatele. Strappate la lattuga in dimensioni mangiabili. Pulite il carciofo, togliete la barba interna e tagliatelo fine fine. Lasciatelo riposare con qualche goccia di limone.
Tagliate la barbabietola e la mela a mezzelune sottili. Tritate grossolanamente le mandorle o tagliatele in tre parti.
Preparate il dressing: in un mixer, frullate prima i semi di lino da soli. Quando sono polverizzati, aggiungete olio, limone, capperi, eventualmente l’avocado, e frullate fino all’ottenimento di una crema (l’emulsione sarà meno densa senza avocado, aumentate l’olio).
Impiattate disponendo, in ordine: lattuga, rucola, mele e barbabietole, carciofi, mandorle, dressing. A piacere, decorate con semi di sesamo nero.

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To be continued…

primi, ricette, senza glutine

risotto del cuore

Il risotto alle mele fu la prima ricetta che chiesi a mia nonna, i porri sono la mia verdura preferita (secondo me, mi somigliano pure).

Il risotto per me è la coperta più calda e una carezza sulla fronte.

Il risotto deve essere (potenzialmente) infinito, bisogna smettere di mangiarlo quando arriva il mal di pancia, non prima.

Il risotto è la sintesi della convivialità.

Cosa serve (per 2, ma in realtà 3):

  • riso carnaroli o arborio, 6 manciate abbondanti
  • 3 porri di medio calibro
  • una piccola mela
  • un limone non trattato
  • una manciata di rucola
  • 1,2 l di brodo vegetale
  • olio extra vergine di oliva
  • mezzo bicchiere di vino bianco o di birra bianca
  • due cucchiai di crema 100% mandorle

Come si fa:

Lavate la mela, il limone, la rucola e i porri.

Preparate il brodo, deve essere bollente.

Togliete ai porri la parte verde (potete usarla per minestre, brodi…) e tagliateli in 4-5 tronchetti, poi tagliate ogni tronchetto in verticale, cioè in tante striscioline seguendo le nervature (uso questo metodo anziché il classico taglio a rondelle perché lo trovo moooolto più digeribile – leggasi: la scoperta dell’america); tagliate la mela in otto spicchi e poi a piccoli dadini.

In un tegame scaldate un bel giro di olio, aggiungete i porri e rosolateli con un goccio d’acqua e un pizzico di sale. Quando l’acqua è evaporata buttate il riso, tostatelo per un paio di minuti, sfumate con la blanche, alzate la fiamma e fate evaporare. A questo punto iniziate a versare il brodo, un paio di mestoli alla volta, fino a che il riso non è (quasi) cotto.

Prima di quello che pensate possa essere l’ultimo mestolo (se poi è il terzultimo non succede nulla :), diciamo dopo 12-15 minuti di cottura) aggiungete la mela e finite la cottura.

Io apprezzo lasciarlo molto brodoso, spegnere il fuoco e farlo riflettere per qualche minuto. In questo tempo potete sempre scegliere il disco da ascoltare a pranzo, riempire la bottiglia di acqua fresca, tritare grossolanamente la rucola… quando tornate, aggiungete la crema di mandorle, la rucola e la scorza grattugiata del limone (usatene mezzo se non siete abituati) e mescolate bene.