Io credo nel cucinare come strumento di cura e di protesta al tempo stesso. Cucinare significa scegliere gli ingredienti della Terra per preparare dei cibi buoni, sani e rispettosi per l’ambiente, smarcarsi da un mercato di prodotti ultra processati, mega inquinanti, per nulla etici, super imballati e nutrizionalmente insignificanti, uscire anche dalla necessità della zuppa pronta al supermercato, del delivery e del panino al volo. Almeno, questo è come la penso io.
A me piace trasmettere queste competenze attraverso i miei corsi, quando posso, e mi piace farli in presenza: agevolare uno scambio tra le parti, toccare il cibo, chiacchierare, abitare insieme le cucine e uscirne arricchiti.
Voglio sperare che l’inizio del 2022 mi consenta di riprendere queste abitudini. Ho provato a ipotizzare un calendario di workshop nella bella serra del Campetto LPK a Cassano d’Adda (a 30 minuti da Milano, raggiungibile con treno oppure metro+autobus), sperando che non ci siano zone rosse a darci fastidio.
Non saranno corsi frontali, ma laboratori collettivi. Ci immagino intorno a un (grosso) tavolo, a preparare insieme piatti in modo allegro. Ci saranno dei temi, porterò delle ricette, vi guiderò e vi racconterò delle storie, ma il risultato sarà dato dalla somma delle parti. Non decido solo io, insomma, ma ascolterò le vostre esigenze e le vostre esperienze.
Voglio curare la povertà relazionale degli ultimi due anni invitandovi a preparare con me un piccolo banchetto da condividere. Ho scelto due tematiche e predisposto sette appuntamenti in quattro mesi. Ho scelto giorni diversi per accontentare tutti. Spero vi piacciano!
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Un giorno mi è capitato di guardare il piatto che avevo preparato e di aver pensato “wow, niente di tutto questo esisteva in Europa prima della scoperta dell’America”. Da lì alla volontà di fare dei laboratori di cucina con gli ingredienti a disposizione nell’Europa del 1400, il passo è breve (e logico, no?).
La decisione è presa: un po’ come Benigni e Troisi nel mitico Non ci resta che piangere, vi troverete catapultati in una cucina con solo ingredienti medievali. Siccome vi voglio bene, qualche strumento moderno ve lo concedo (tipo il mixer, magari, ma giusto per non farvi pestare due ore col mortaio).
Cosa faremo? Cucineremo mentre vi racconto i viaggi che hanno portato le verdure e le spezie in Europa – regalo perfetto per chi ama Barbero, ve lo dico.
Verdure Neglette
Ho un campo vicino casa dove coltivano prelibatezze a volte trascurate, ed è un peccato – si potrebbero fare ricette buonissime ma nessuno lo sa. Visto che passo il tempo a spiegare alla gente come cucinare il cavolo fiolaro, il sedano rapa o le barbabietole, ho pensato di fare un focus al mese sulle verdure neglette.
Questo corso è perfetto per chi ha dimestichezza solo con le verdure del supermercato – sempre quelle tutto l’anno, perché squadra che vince non si cambia – e ha timore ad approcciare radici bitorzolute o l’abbondante famiglia dei cavoli strani. Va bene anche per chi si è stufato di mangiare tutto al vapore, condito con olio e limone.
Due appuntamenti, ma non vi so dire ancora che verdure incontreremo: dipende dal raccolto del giorno, tutto made in Rotolana. Garantisco inclusione (il primo incontro sarà gluten free) e arcobaleni nel piatto!
Veniamo ai dettagli
Tutti i piatti preparati saranno 100% vegetali. Ogni lezione costa 50€ e comprende 3 ore di laboratorio, l’aperitivo e la fattura.
Non ci sarà una vera e propria dispensa, perché le ricette le creeremo insieme: vi invierò un riassunto dopo il corso e rimarrò a vostra disposizione.
Come sempre, questo è il prezzo più basso che io possa proporre per non andare in perdita. Per questo motivo, ogni lezione si attiverà con un numero minimo di 8 partecipanti e massimo di 14.
La serra è sufficientemente grande per farci lavorare con agio, garantendo la sicurezza per tutti. Il laboratorio si svolgerà nel rispetto delle normative anti-Covid vigenti al momento, quindi per ora serve il Green Pass rafforzato e la mascherina FFP2.
Se volete iscrivervi, regalare un corso, chiedere informazioni, dirmi che sono matta a pensare alla cucina del medioevo: scrivetemi (e se non dovesse funzionare il link: bettitaglietti@gmail.com). Possiamo parlare anche di Barbero.